Penso all'ultimo giorno di scuola… Quel giorno atteso da metà settembre, ma che adesso vorrei non arrivasse più… In classe ci si guarda già sorridendo, ma in quel sorriso nessuno nega un tocco di tristezza… si, qualche mese e poi di nuovo insieme, forse qualcuno in più, forse, purtroppo, qualcuno in meno; ma tre mesi senza vedersi sono troppi per coloro che tra litigate, risate, amicizie etc. sono ormai abituati a passare tutte le mattine insieme, con sguardi che spesso, nelle interrogazioni, nelle verifiche, nelle spiegazioni, i incrociano, scappa un sorriso o una risata, senza vero motivo…. Un aggettivo che potrei attribuire a quest’anno è ricco: ricco di sorprese, ricco di risate, ricco di amicizie e ricco di cose nuove, non semplicemente date, stati, regole, capitali, verbi imparati ma ricco perché ho imparato a conoscermi meglio, a conoscere gli altri meglio … . Mancano pochi giorni e siamo già pronti a scattare, con gli zaini pieni di bombe, e i piedi pieni di fretta. La campanella suonerà per l'ultima volta di quest’anno scolastico; e penso che persino quella sua voce metallica sembrerà dolce ed entusiasta. Tutti i giorni io e la Vale siamo le ultime ad uscire dalla classe, e penso che lo saremo anche giovedì. Una cosa però cambierà: quei banchi ci sembreranno più vuoti che mai. Mi chiederò se l’anno prossimo saremo di nuovo in quella classe dove, racchiuse in quattro mura ci sono miliardi di ricordi che riaffiorano nella mente. Mi chiedo chi capiterà nel mio banco, in quel posto che mi piace tanto, in mezzo all’aula, preso con fortuna e sfida ai miei compagni… Mi chiedo chi si siederà su quella seggiolina, chi leggerà le scritte e gli scarabocchi che ho lasciato e ancora la Natalina non è riuscita a togliere… mi chiedo chi si nasconderà in quell’angolino dove io, e molti prima di me si saranno nascosti mentre le prof sfogliava il registro per decidere chi interrogare…
In questi quattro muri che adesso mi sembrano parlare e raccontare ricordi che non lascerò mai e poi mai… per l’anno prossimo non spero altro che ritrovare quegli amici di sempre con cui ho condiviso emozioni indimenticabili, quei professori sempre disponibili a rispiegare, a scherzare, che come tutti gli umani sbagliano, quanto mi piace quanto sbagliano, capisco che tutti anche i più bravi possono sbagliare…
Dell’anno appena trascorso non porterò quindi con me solo la gita a Lucca e l’incontro con i nostri coetanei di Trieste che abbiamo portato per le strade della nostra città, ma porterò ogni ricordo possibile…
In questi quattro muri che adesso mi sembrano parlare e raccontare ricordi che non lascerò mai e poi mai… per l’anno prossimo non spero altro che ritrovare quegli amici di sempre con cui ho condiviso emozioni indimenticabili, quei professori sempre disponibili a rispiegare, a scherzare, che come tutti gli umani sbagliano, quanto mi piace quanto sbagliano, capisco che tutti anche i più bravi possono sbagliare…
Dell’anno appena trascorso non porterò quindi con me solo la gita a Lucca e l’incontro con i nostri coetanei di Trieste che abbiamo portato per le strade della nostra città, ma porterò ogni ricordo possibile…
CECILIA
Grazie Cecilia, grazie, grazie, grazie...
RispondiElimina